La stilista danese ridefinisce ancora una volta i confini del menswear contemporaneo, mettendo in discussione la giustapposizione di forza e sensibilità all'interno della moderna estetica maschile con
una serie di capi che traggono la loro ispirazione dal lontano Oriente e dalla cultura asiatica concentrandosi sulla tradizione del Sumo e delle arti marziali.
Dal mood decisamente streetwear, in passerella Astrid Andersen ha portato in passerella capi che non passano inosservati, sia per i colori e le grafiche di forte impatto, che per la sovrapposizione di pezzi presi da differenti sport, arti marziali, boxe, basket, football americano e ciclismo mixati a dettagli Hip-Hop e RnB anni ’90.
Kimono, accappatoi da boxe, t-shirt con spacchi laterali che arrivano al terreno, felpe e giacche sportive in nylon, crop top in lycra, pantaloni da ciclista, maglie in pizzo o in organza trasparenti, tute in velluto, capi in neoprene con frange: tutto è all'insegna di un nuovo concetto di look maschile fortemente innovativo e dinamico.
L'uso audace dei tessuti è perfettamente in linea con lo stile della collezione: a materiali tecnici come neoprene, nylon e lycra, Astrid Andersen ha affiancato pizzo, velluto, seta e pelle con bizzarri accostamenti a contrasto dove il lato femminile e quello maschile si fondono in un mix originale e inedito.
La tavolozza dei colori è ispirata alle vetrate a mosaico in vetro colorato: nero, blu navy, verde rame, giallo, arancio, bordeaux, magenta e viola, sono a contrasto o compongono stampe dedicate dove l'immancabile logo del marchio è parte integrante della stampa stessa.
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