Sarah Burton gioca con gli opposti portando in passerella una donna romantica e guerriera, eterea e forte, delicata e decisa che indossa capi femminili dalla doppia anima: ricchi di trasparenze, ruches, pizzi e merletti sono mixati ai tocchi gothic e onirici tipici della maison, realizzati con dettagli punk e metropolitani.
Gli abiti, romantici, lunghi fino alla caviglia e dalla forma svasata, presentano giochi see-through e sono attraversati da ghirighori di ruches e sono orlati da frange di tessuto, i minidress con corsetto e volants hanno scollature profonde e, corti davanti e lunghi dietro sono abbinati a pantaloni ton sur ton, i jeans strappati sono accoppiati a marsine asimmetriche in denim o a top con decori in 3D, i vestiti diritti in maglia si posano su slipdress in pelle ricamata.
E ancora, long dress neri di chiara ispirazione gothic, pizzi e merletti che come una seconda pelle coprono collo e braccia, jeans tagliati alle caviglie e lunghe giacche di denim con decori floreali, e look audaci con abiti trasparenti in rete trasparenti indossati senza lingerie.
Il vezzo della collezione è rappresentato da un abito di cotone color avorio a maniche lunghe, stretto in vita da una cintura di velluto e con la gonna ornata da frange sui bordi.
La tavolozza dei colori spazia tra rosa cipria, azzurro tenue, nero, avorio e bianco, mentre per i materiali, Sarah Burton ha impiegato denim, maglia, pelle, cotone, pizzo, organza, chiffon, metallo e pelliccia.
Ai piedi della donna Alexander McQueen sneakers e zoccoli ricamati aperti in punta, in mano clutch rigide con tracolle a catena, mentre catene di metallo o di perle e cristalli ricamano i capi e collane e catenine di metallo si incrociano sul petto e sui fianchi.
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