suggestivo che coniuga le qualità mistiche e terrene ed è simbolo di creatività e di amore fedele, e che prende il nome dall'omonima dea greca, la personificazione dell'arcobaleno, dea dalla miriade di
sfaccettature, ma che nella sua forma elementare più pura, il fiore bianco, è il leit motiv della collezione.
L'iris appare in tutte le realizzazioni colorate esclusivamente in bianco avorio e il pezzo chiave della collezione fa riferimento al fiore con il volume della gonna ampio e opulento, a mostrare tutta l'innocenza della sposa e la sua leggerezza.
Al fine di replicare le venature fragili della zagara, il plissé è stato utilizzato su alcuni degli abiti sotto forma di delicati voulant, mentre i fiori di iris ricamati su tulle impreziosiscono i diversi pezzi della collezione mostrando tutta la maestria da Alta Moda della Maison.
Gli elementi distintivi dello stile di Kaviar Gauche, come spontaneità e sensualità, emergono soprattutto attraverso l'utilizzo di tessuti impalpabili, come chiffon, organza e tulle di seta.
Il taglio e le forme della collezione ricordano la Belle Époque, al volgere del secolo, un periodo di svolte e cambiamenti culturali, che la collezione riprende nell'uso di contrasti: gli abiti giocano con civetteria tramite la corsetteria vittoriana e combinazioni di materiali raffinati d'alta borghesia
con silhouette trasparenti in stile bohemien.
Ne è un esempio l'abito con il collo alto e il corsetto che incarna una moderna sposa neo-vittoriana: per la prima volta la maison Kaviar Gauche si è liberata dei suoi capi a vita alta realizzando un corpetto che permette una maggiore libertà di movimento.
Gli accessori per i capelli sono creati da Jeonga Choi Berlin, mentre le spose indossano sandali, creati appositamente in collaborazione con il brand Selve, che riprendono il tema mitologico, leit motiv della collezione, con dettagli iridescenti di cristalli Swarovski in forme ispirate alla flora e fauna.
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