La designer italo-haitiana ha voluto celebrare il recente ritorno alla sua terra di origine, con quella da lei definita "congestione emotiva" provata durante il viaggio, e nella collezione ha trasferito le
suggestive tradizioni artistiche delle isole caraibiche, svelandole su capi dalle tinte vivaci e dai morbidi volumi non costrittivi, illuminando in questo modo con colore e allegria la passerella.
Silhouettes all'insegna del casual, tendenzialmente fluide e a volte più strutturate, ruotano attorno all'abbinamento della camicia dal taglio maschile con gonne ampie o a trapezio, dalla vita molto alta
e ben segnata dall'orlo o da cinture con fiocchi.
Quadri etno chic sono contrapposti a uno styling ultrastreet che non passa inosservato sui maxi dress, sugli abiti da giorno, sulle camicie a maniche corte da boscaiolo, e sui capispalla over molto avvolgenti.
Ma non mancano tocchi più decisamente orientati allo sportwear metropolitano, come nel caso della maglia da football a mò di blusa abbinata alla gonna dalla vita alta.
Ricca e vivace la tavolozza dei colori con arancio, blu navy, bianco, verde, azzurro, verde pisello, giallo, verde acquamarina, nero, ciclamino, indaco, rosso vermiglio e oro declinati su stampe
che raffigurano paesaggi, scene di vita quotidiana, simboli religiosi e piante locali di Haiti o di altre località caraibiche.
Scarpe e sandali multicolor all'insegna del confort e iper femminili, grazie ad applicazioni di fiocchi e pois dalle tonalità accese, pratiche e capienti maxi bag anch'esse coloratissime, e accessori e bijoux in osso, ferro battuto e materiali di riciclo realizzati da valenti artigiani haitiani, incarnano alla perfezione l’anima creativa di Stella Jean.
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