In passerella la giovane stilista ucraina ha portato mini abiti dalle silhouette a trapezio, abiti con giacche corte dalle forme geometriche, pantaloni affusolati, fluenti abiti da sera in bianco e oro, tute traslucide, top jacquard con collo alto, gonne a trapezio e mini abiti con inserti trasparenti sulle spalle che rievocano la Spagna e gli anni '70.
Alcuni capi sono all'insegna della semplicità e del confort anche se appaiono tratti futuristici che derivano dal tessuto particolare la stilista ha realizzato in modo indipendente: una finta pelle con effetti lurex che ricorda i materiali sintetici utilizzati negli anni '60 e '70.
La tavolozza dei colori spazia attraverso le tonalità di blu, verde, marrone e rosso spesso monocolor o declinati in stampe e motivi che ricordano le opere dell'artista serbo Ivan Grubanov autore della "Morte delle Nazioni Unite", presentato alla Biennale di Venezia dello scorso anno.
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