intitolandola "La metamorfosi della natura che copre il corpo femminile".
In passerella Alberta Ferretti ha portato una serie di capi che rappresenta un vero e proprio inno alla natura, con le modelle che hanno recitato il ruolo di fate e creature di un bosco incantato, indossando abiti con ricami a rievocare i rami degli alberi, pizzi che assomigliano a foglie d'edera e stampe rafiguranti boschi e volatili.
E ancora bustier piumati, libellule in metallo, jais e canutiglie di vetro, tweed alternato a trasparenze, cappotti e giacche in alpaca con inserti di paillettes o cosparsi di piume che rendono il movimento naturalmente affascinante.
Le forme sono geometriche e lineari e le lavorazioni sono da alta moda, preziose e ricercate, con giochi di lana, pelle, chiffon e seta jacquard a realizzare effetti tridimensionali innovativi.
La palette dei colori rievoca la natura con colori di stagione che passano dall’arancione delle foglie d’autunno, al marrone delle cortecce con le sue sfumature per poi arrivare al nero attraversando varie gradazioni di verde.
Anche la calzature omaggiano il mondo dei boschi con sandali a bande intrecciate portati con calze in seta al polpaccio e ballerine di piume intrecciate alla caviglia, mentre le borse sono minimal sia per le dimensioni che per lo stile illuminate da cromatismi accesi declinati su pellami preziosi.
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