dell'Oriente e la praticità dell'Occidente, a realizzare una proposta di moda dove il contrasto, l'incontro di due mondi e i loro opposti, sono i temi chiave presenti sui capi.
Tutto è iniziato lo scorso anno in Giappone durante il viaggio di nozze della designer: "I kimono, i samurai, le geishe, la loro disciplina, i loro rituali e i fiori di ciliegio mi hanno colpito moltissimo",
ha spiegato Kika, "Così ho voluto esplorare l'abito tradizionale giapponese e rielaborarlo con le tecniche sartoriali occidentali. Ho usato molti boleros per dare movimento ai capi, oltre ad alcune
applicazioni di pieghe, plissettature e fiori fatti a mano".
In passerella ha così portato una serie di capi che partono dalle strutture dei kimono e dei pantaloni da samurai, combinati con dettagli presi dagli abiti tradizionali delle geishe e trasformati in mood
occidentali dove i volumi architetturali sono massimizzati e le texture sono dipinte da grafismi geometrici e cornici colorate.
Anche se il fiore di ciliegio è un elemento fondamentale nella concettualizzazione della collezione, le stampe si fanno più astratte, con un interessante accostamento di texture, contrasti e movimenti di
tessuti, realizzati con grande perizia artigianale.
La tavolozza dei colori spazia tra i gialli, per passare alle tonalità di verde e termina col grigio perla.
La gamma degli accessori è composta da borse portadocumenti nelle identiche texture della collezione e ciabatte minorchine in cuoio o nella più lussuosa pelle di rettile.
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