Veronica Etro ha infatti portato in passerella una collezione folk couture raffinata dove le modelle hanno sfilato tra esotismo ed edonismo e indossando capi ricchi di ricami e stampe dallo stile fortemente etnico.
Dalle forme diritte svasate e overzise gli abiti scivolano sul corpo segnando la figura solo sui fianchi con cappotti e spolverini morbidi e lineari, i pantaloni da uomo con le pence alla caviglia e le gonne a pannello o impreziosita da plissettature.
I cappotti Paisley sono sovrapposti a tartan geometrici, abbinati a stampe floreali, trasformati in decori di madreperla craquelé, creano inediti decori con trompe-l’oeil di ricami.
E ancora tuniche decorate con piccoli specchi, monili orientali, cappotti patchwork di tweed diversi con cuciture in pelle, gilet ricchi da applicazioni, manti di pelliccia per una moderna nomade di lusso.
La palette dei colori ripropone i colori tradizionali dei paesi attraversati dal viaggio immaginario di Etro: ruggine, bordeaux, nero, oliva, marrone, carminio, turchese, taupe, mandarino, tortora, silver, viola, blu notte e rosso ceralacca.
Per gli accessori, stivali e décolletées di suede, lunghe sciarpe frangiate, cinture ricamate, in suede, metallo e seta, tracolle patchwork decorate da nappe, anelli, bracciali e collane in ottone lavorato a mano di stile orientale, grandi pendenti in ambra o laccati, borse di mongolia piccole e preziose o grandi e pratiche nell'uso.
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